
La spinta motivazionale, lo studio e le competenze acquisite con l'esperienza hanno incrociato l'amore, la passione e l'amicizia di persone che, a vario titolo, hanno contribuito alla realizzazione di un progetto che mira, attraverso l'ascolto, a favorire lo sviluppo e l'utilizzazione delle potenzialità del cliente.
Biodona Marzullo, laureata in Giurisprudenza con esperienza in ambito minorile, consulente in psicopedagogia e relazione d'aiuto, è la responsabile del centro PUNTO D'INCONTRO.
Sensibilità e capacità empatica le permettono di entrare facilmente in contatto con le persone, così da individuare gli strumenti più appropriati per un approccio mirato alla cura e alla crescita personale. Avvalendosi anche della collaborazione di esperti e di operatori qualificati, PUNTO D'INCONTRO si pone come un riferimento utile non solo per la consulenza, ma anche per le attività che attengono alla crescita personale e sociale dei bambini.
CHI È IL COUNSELOR?
Il Counselor è un professionista nella relazione d'aiuto e si differenzia dalle professioni legate alla salute mentale, quali lo psicoterapeuta, lo psichiatra e lo psicologo. È un chiarimento necessario e fondamentale per non sovrapporre gli ambiti dei professionisti nella relazione d'aiuto e per far emergere le qualità e le specificità del counselor.

Il counselor è, quindi, un professionista che svolge un servizio per il cliente dedicando a lui competenze e risorse. Il cliente, che necessita di lavorare su una difficoltà e sente il bisogno di esporre o chiarire alcuni aspetti di sé, trova nel counselor una figura adatta allo scopo. Generalmente, è inteso che il counselor agisce nel qui ed ora con il proprio interlocutore. Il lavoro del professionista è cercare di avviare un processo di auto-consapevolezza nel cliente, affinché possa scorgere le proprie potenzialità per aiutarsi aprendo un ventaglio di possibilità.
In una relazione d'aiuto è fondamentale, prima di tutto, la fiducia e l'instaurazione di una relazione empatica con il cliente, facendo bene attenzione a seguire le sue esposizioni e i suoi comportamenti e, in secondo luogo, sospendendo ogni forma di giudizio, restituire la responsabilità personale di prendere delle decisioni in autonomia.
CHE COSA FA IL COUNSELOR?
- Il Counselor lavora sul disagio e non sulla malattia. Quindi, la persona è un cliente e non un paziente.
- Il Counselor lavora in maniera orizzontale con il cliente; è sullo stesso piano relazionale, è un aiutatore che "prende e rimanda" i contenuti dell'interlocutore su una superficie paritetica dal punto di vista umano, senza una definizione specifica di ruoli.
- Il Counselor attua strategie e tecniche per potenziare le risorse del cliente.
- Gli incontri del Counselor sono dislocati in un arco temporale ed una frequenza limitata, al massimo pochi mesi e un numero di incontri generalmente da un minimo di 2 a un massimo di 10.
- Gli obiettivi da perseguire sono concordati da consulente e cliente.